ZIO JACK
un racconto di Paolo Rocchigiani
Ancora una volta lo zio Jack aveva esagerato.
Bastava poco per farlo andare in escandescenza,
come ben sapevano quelli che avevano a che fare con lui e il suo “business”.
I veri, i soli veri pensatori, gli uomini di ardente immaginazione!
Ancora una volta lo zio Jack aveva esagerato.
Bastava poco per farlo andare in escandescenza,
come ben sapevano quelli che avevano a che fare con lui e il suo “business”.
“Preparati Carson, aggiustati il fazzoletto e tu Orso Grigio, non pensare di nasconderti come al solito. Col tempo sei diventato un vero vigliacco, poche storie dai! I cavalli sono posizionati in fondo, come sempre ben stipati, ma saranno gli ultimi ad essere presi! Qualcuno ha visto le briglie? Credo ce ne siano solo tre o quattro, Aquila Risorta puoi controllare? Grazie.
“Le proporzioni di quel primo conflitto planetario furono enormi. Gli Imperi andavano salvaguardati ed i terroristi non tollerati. Solo più tardi scoprimmo che l’inizio di quella guerra coincise con la liberazione di orde di demoni oscuri.
Non c’era la solita calca al bar così riuscii a scegliere con calma. Ero arrivato in un orario in cui erano ancora ampie le golose possibilità adagiate sul vassoio e nascoste dal coperchio di vetro: nessuno mi avrebbe impedito di portarmi via il mio saccottino al cioccolato.
Era una notte buia e tempestosa. Quante volte l’ho scritto sulla magica Olivetti 32 con cui mia zia faceva divertire me e i miei fratelli. Con gli indici titubanti e terribilmente lenti, schiaffeggiando il carrello e regolando il rullo, riempivo l’inizio di fogli e fogli sempre con la stessa frase “era una notte buia e tempestosa”.
Potevi scommetterci sopra qualsiasi cosa che il problema fosse lui, sempre lui, costantemente lui: il sistema di alimentazione energetico aveva ricominciato a dare i numeri. Purtroppo l’impianto era quanto di meglio fossimo riusciti a mettere insieme, anzi dovevamo gridare “al miracolo” che, dopo tutte le riparazioni di fortuna e i fantasiosi upgrade che avevamo apportato, riuscisse ancora ad erogare abbastanza energia. In particolare le luci del corridoio 7, a differenza di quelle del 5 e del 9 che si accendevano e spegnevano in modo tanto brusco e imprevedibile da indurre a veri e propri attacchi epilettici, diminuivano ed aumentavano con graduale dolcezza l’intensità del proprio bagliore.
L’effetto risultante, che sembrava far percepire una sorta di calore ipnotico a quanti assistevano, ricordava quello delle vecchie luminarie, quelle belle e tipiche degli addobbi delle strade delle nostre città per il Natale… sarà stato per questo motivo che il corridoio 7 era particolarmente frequentato in quei giorni, soprattutto dai più anziani di noi, quelli che meglio ricordavano.
DING DING
-Buongiorno signore e benvenuto da Towel’s. Come posso aiutarla? Ha già in mente qualcosa? Se non ha ancora le idee chiare non si preoccupi e lasci che le mostri il nostro nuovissimo catalogo, sicuramente riusciremo a trovare ciò che fa al caso suo. Signore?… Signore… Ehi?
All’ultimo piano del gigantesco Gloripalazzo, epicentro fisico, morale nonché formale del potere politico della Federazione degli Stati Liberi della Terra, il segretario agli affari speciali aveva sottoposto alla Presidente il piano di soluzione della crisi sanitaria in atto a livello planetario.
-… il diagramma illustra chiaramente la tendenza; qui può verificare graficamente la proiezione fino all’esaurimento della problematica dopo che l’elemento scatenante…
-No, no e poi no. Mi ha fatto leggere quel diagramma cento volte e no, non possiamo assolutamente permetterlo.
-Ma figurati se credo a una cosa del genere!
-Ti dico di sì, fidati!
-Ma ti rendi conto di quante stupidaggini dici?
Improvvisamente l’allarme risuonò nella postazione di controllo.
-È un’esercitazione? Dimmi che è l’ennesima esercitazione!
-Ma quale esercitazione. Qui postazione delta charlie s3 a comando difesa planetaria esterna. Unità operative ai posti di combattimento. Rileviamo intrusione nel settore Otnan. Violazione dell’orlo confermata, conferma scanner intruso, un vascello incrociatore classe Tidyrium appena uscito dall’iperspazio. Non risponde ai tentativi di comunicazione. Sta puntando con i suoi cannoni. Leggi tutto “LA CURVA DI APPRENDIMENTO”